Erosione dentale: sintomi, cause, rimedi e trattamenti

Erosione dentale: sintomi, cause, rimedi e trattamenti

L'erosione dentale

L’erosione dentale è la perdita irreversibile e progressiva dello smalto dentale, ossia dello strato più esterno del dente, la cui funzione è quella di proteggere gli strati più interni del dente stesso, come la dentina. Se si verifica un’esposizione della dentina, quest’ultima può cariarsi, provocando dolore.
 
Le erosioni dentali lievi e limitate al solo strato superficiale dello smalto spesso passano inosservate, dal momento che non provocano dolore e non mutano il colore dei denti. Tuttavia, con il passare del tempo, è possibile osservare, ad esempio, piccole cavità puntiformi sulla superficie dello smalto. Successivamente, in una fase più avanzata, i denti erosi possono perdere il loro colore naturale diventando più trasparenti o più gialli, dal momento che la dentina viene esposta. Quest’ultimi cambieranno la loro forma, risultando più accorciati, e possono anche scheggiarsi o rompersi, poiché, a causa dell’erosione, sono più esposti a fattori esterni. Inoltre, l’erosione dentale provoca maggiore sensibilità alle sostanze calde, fredde o zuccherine.
 
Vi sono diversi fattori che possono causare l’erosione dentale. In particolare, vi sono cause riconducibili all’alimentazione, all’assunzione di alcuni specifici medicinali ed all’esposizione dei denti agli acidi presenti in determinati ambienti. Quanto all’alimentazione, tra i cibi e tra le bevande che possono causare tale disturbo, vi sono i succhi di frutta ed in generale le bevande molto zuccherate e gassate, gli alcolici, nonché gli integratori per sportivi. Tra i medicinali che, invece, possono provocare l’erosione dentale è possibile annoverare i sedativi della tosse, gli integratori di ferro liquido, ed i farmaci che irritano lo stomaco.
 
L’erosione dei denti può sorgere anche a causa di alcune patologie quali il reflusso esofageo, l’ernia iatale e la bulimia con vomito autoindotto, le quali portano gli acidi dello stomaco a contatto con il cavo orale.
Oltre a quanto sopra, tale disturbo può verificarsi anche a causa della presenza di bruxismo, ossia del digrignamento dei denti che rende lo smalto più sensibile all’azione degli acidi, nonché a causa di malocclusioni dentali e problemi alla masticazione, ed anche nel caso in cui venga effettuato uno scorretto spazzolamento dei denti, magari troppo energico o con spazzolini dotati di setole dure.
 
Il metodo migliore per evitare l’erosione dentale è seguire una corretta igiene orale e mantenere sane abitudini alimentari.
 
Ciò premesso, il trattamento odontoiatrico per l’erosione dentale varia a seconda della causa e della gravità del disturbo. In caso di erosione dentale lieve, il dentista potrebbe ricostruire il dente con resine composite, in modo tale da poter garantire resistenza e riportare l’aspetto del dente così com’era nel suo stato originale.
Se, invece, l’erosione è più profonda, potranno essere utilizzate delle faccette dentali, ossia sottilissime lamine in ceramica/porcellana che vengono applicate sulla superficie esterna dei denti. In via ulteriore, in base alla specificità del caso, si potrebbe optare per l’inserimento di capsule dentali, che vengono utilizzate quando il dente è rovinato ma non è da rimuovere, così da poter recuperare l’aspetto estetico e funzionale del dente stesso.

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