Bruxismo: cause e trattamenti

Bruxismo: cause e trattamenti

Bruxismo

Il bruxismo è un disturbo che consiste nel digrignare o stringere involontariamente i denti, soprattutto durante il riposo notturno.

Le cause di questa patologia sono molteplici. Tra quest’ultime vi possono essere anzitutto fattori psicologici come ansia, stress e stati di tensione emotiva. Inoltre, tra le cause del bruxismo si annoverano squilibri della muscolatura masticatoria, problemi di malocclusione, fattori allergici, alterazioni del sistema nervoso e del sistema endocrino, stimoli irritativi indotti da infiammazione gengivale e dentale, ed assunzione di alcune categorie di farmaci. Anche l’abuso di alcol, caffeina, o l’uso di droghe possono provocare questo fenomeno.

Ciò premesso, digrignare i denti può comportare conseguenze a carico dei denti stessi (consumando quest’ultimi in modo innaturale), dei muscoli (creando affaticamento della muscolatura masticatoria) e delle articolazioni temporomandibolari, ossia di quelle articolazioni presenti vicino all’orecchio, che fanno aprire e chiudere la bocca. Inoltre, il bruxismo può anche comportare un’accentuata sensibilità dentale a causa dell’assottigliamento dello strato di smalto che protegge i denti, i quali potrebbero anche scheggiarsi o addirittura fratturarsi.

Per prevenire tale disturbo, è bene cercare di ridurre quotidianamente lo stress. Inoltre, è opportuno rivolgersi al proprio dentista di fiducia, il quale, attraverso un’indagine approfondita, potrebbe far emergere altre concause dei dolori articolari e muscolari.

Da ultimo, quanto al trattamento del bruxismo, è bene precisare che raramente una terapia farmacologica risulta efficace per questo tipo di patologia.
Al riguardo, infatti, in genere il trattamento del bruxismo si distingue in tre diverse aree:

  • Utilizzo di un bite, ossia di un paradenti specificamente realizzato sulla base dell’impronta dentale del paziente, da utilizzare durante il sonno per evitare lo sfregamento dei denti;

  • Cure ortodontiche che vadano a correggere eventuali malocclusioni;

  • Utilizzo di tecniche di rilassamento, per i casi di stress più semplici; quanto ai casi più gravi, è consigliabile lavorare sullo stato emotivo dei pazienti, e potrebbe essere efficace affiancare alle terapie odontoiatriche il consulto specialistico di un fisioterapista.

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